Mining Operation Centre

Al lavoro abbiamo un importante scadenza il 15 Maggio.

Come spesso mi succede, dato il lavoro che faccio, sono stato mobilizzato nella centrale di controllo treni ed inizio tutte le mattine alle 5.30am

Qui in Australia nel settore minerario tali posti vengono chiamati Operation Centres.

Ogni mattina quando entro, nonostante la rottura di maroni della sveglia prima dell'alba, sotto sotto sono felice.

Tutti da piccoli sognavano di lavorare in posto del genere, me compreso.

Per descrivere un operation centre a grandi linee, non e' altro che un grosso stanzone con grandi monitor che controllano il movimento dei treni, un po' come una torre di controllo aerea.

A differenza delle altre sale per il trasporto passeggeri nelle quale ho lavorato, sono presenti inoltre molti monitor per il controllo della quantita` di minerale trasportato ed i vari obiettivi di trasporto settimanali e mensili.

Domani e` sabato e vado li alle 5.30am, nonostante la rottura per la paga non esaltante nel weekend, il lavoro prolungato senza pausa, le 12 ore di lavoro e tutte le altre cagate sindacali...non vedo l'ora che arrivi domani per tornare la dentro.

 

Mining camp - Vita notturna

E' da venerdì scorso che mi trovo ancora a Karratha, strano no? Ormai vivo praticamente qui...

Una cosa che mi ha stupito dormendo al campo è l'incredibile vita notturna.

Ma no cosa avete capito, mica parlo dei lavoratori, quelli vanno a dormire alle 9 avendo la sveglia ogni mattina puntata alle 4:30AM.

Parlo della fauna!! Essendo il campo localizzato in mezzo al nulla non è raro avvistare graziosi animali all'interno delle baracche o peggio, dentro la propria la stanza all'interno del container.

Due sere fa mi alzo dal letto per andare al bagno, percorro i 15/20 cm che separano il mio cuscino dal mio gabinetto, e mi accorgo che purtroppo il bagno è occupato, una graziosa rana ha deciso di impossesarsene. Dopo un quindici minuti di spiegazioni, riesco a convicerla che la stanza è già occupata dal sottoscritto e l'accompagno alla porta.

Meglio la rana del serpente..

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Tom Price

Questa settimana mi trovo a Tom Price.

Tom Price è un paese a 2 ore di aereo a nord est di Perth. L’aeroporto più vicino è quello di Paraburdoo che dista a circa un’ora di auto, che non è altro che un container con scritto “Aeroporto” dove i bagagli vengono portati direttamente all’esterno sulla strada principale, vedere per credere:

 

Il paese di Tom Price è classificato come il paese più in alto del Western Australia, trovandosi a 747 metri sul livello del mare.

Ha poco meno di 3000 abitanti ma, a mio parere, è una sorta di gioiellino in mezzo alla regione del Pilbara.

Nato poco meno di 100 anni dopo la scoperta di un ricco giacimento di minerale di ferro da parte di un ingegnere americano, tale, Thomas Moore Price, dal quale il paese prende nome,  si è rapidamente sviluppata dato l’afflusso di un elevato numero di lavoratori del settore minerario.

La differenza rispetto ad altre città di questo tipo è la forte presenza di famiglie giovani, infatti l’età media si attesta sui 29 anni. Questo si traduce in diverse attività sportive e culturali organizzate per gestire il tempo libero. E’ presente uno Skate Park, un oval per giocare a football australiano, una piscina da 50 metri, la palestra, la pista dei Go-Kart, una fornitissima biblioteca etc..

 Inoltre è situata molto vicina al Karijiny National Park, uno dei parchi nazionali più famosi e più belli di tutta l’Australia.

Ad ogni modo sono arrivato qua domenica, e sono stato sistemato al Windaworri Lodge camp, un hotel per lavoratori sito proprio nel centro del paese.

Avendo un po’ ti tempo libero mi sono recato in biblioteca a leggere il giornale e a leggermi qualche libro sulla storia di Tom Price.

Lunedì mattina molto presto invece mi sono fatto una corsetta fino al monte Nameless, la montagna più alta di tutto il Western Australia, circa 1100 metri. Partito dal campo, arrivo all’inizio del sentiero dopo circa 45 minuti, da li le indicazione dicono 4 ore andata e ritorno, ma in genere sono sempre abbastanza approssimative e correndo si fa molto prima. In realtà dopo altri 45 minuti vedo la cima ancora abbastanza lontana, la temperatura inizia ad essere abbstanza alta, do una veloce controllata alle riserve d’acqua e vedo che non mi resta molto: prendo quindi la saggia decisione di tornare indietro senza raggiungere la cima perchè, come dicono quelli che fanno montagna per davvero: “Andare su è facoltativo, tornare a casa è obbligatorio”

E difatti arrivo al campo senza una goccia d’acqua nello zainetto ed abbastanza assetato, saggia decisione.

Alla sera scopro che la mia azienda mi ha spostato in un altro campo: Jundunmunnah, a circa 10 Km dalla città, ma almeno con bagno in camera e palestra a disposizione degli ospiti.

Sulla via per il nuovo campo con un collega andiamo a vedere la cima del monte Nameless questa volta seguendo il sentiero per 4WD da dove si gode una splendida vista su tutto l'outback.

Ore 8pm a nanna. La sveglia suona alle 5.30

Se sei in un sito minerario non fare il pollo...

In questa settimana nelle news di Perth e su qualche altra testata nazionale si parla di questo articolo.

L'articolo racconta di come un gruppo di lavoratori abbia realizzato un video, ovviamente postandolo su youtube, mentre danzano in miniera.

L'azienda ne è venuta a conoscenza e, nonostante loro abbiano dichiarato di essere in pausa, li ha licenziati tutti. Compreso un poveretto che non ballava o filmava ma era semplicemente presente colpevole di non aver denunciato i colleghi.

La motivazione ufficiale? Mentre registravano non avevano addosso i PPE (Personal Protective Equipment) in Italia chiamati DPI (Dispotivi di Protezione Individuale); mettendo quindi a rischio la sicurezza loro e di altri colleghi.

Niente sindacati o trattativa. A casa da domani, senza paga con l'impossibilità di lavorare per l' azienda ovunque nel mondo e per qualsiasi sub-contractor che lavora con l'azienda stessa.

 Meno male che a me ballare fa schifo...

 

 

Kangaroo Hill - Karratha

Settimana scorsa mi sono recato per una settimana a Karratha che, come già avevo raccontato, si trova a circa due ore di volo a nord da Perth.

Visto che questa volta la permanenza è stata un po' più lunga sono stato sistemato in un fantastico villaggio per lavoratori chiamato Kangaroo Hill, che si trova a pochi Km da Dampier e che potete trovare anche su google maps.

Questa tipologia di villaggi per lavoratori è provvista di ogni tipo di comfort essendo in un posto abbastanza remoto.

Ogni lavoratore ha diritto ad una stanzetta abbastanza piccola però dotata di tutto: letto singolo, bagno, TV, scrivania e, più importante, condizionatore, visto che le temperature durante la settimana hanno raggiunto anche i 42 gradi.

Oltre alla stanza a disposizione l'organizzazione provvede anche a colazione, cena e, visto che nessuno fa ritorno per la pausa pranzo, una stanza apposita dove potersi preparare il cestino per il pranzo.

E' presente una bella palestra, un campo da beach volley, una sala ricreazione con biliardo e ping pong ed un piccolo bar che serve anche alcolici aperto fino alle 9pm.

Tutto sommato non è molto male, anche se ovviamente alla lunga può sembrare una prigione.

Per quanto riguarda la vita all'interno del campo è completamente incentrata sulla tipologia di turno nel sito minerario, per esempio nel mio caso:

- sveglia alle 4.30am

- colazione e preparazione pranzo al sacco alle ore 4:50am

- appuntamento all'auto che ti porta all'ingresso del sito dove si deve lavorare alle ore 5.20/5.30am.

- Fine turno alle ore 5/5.30 pm massimo per rientrare al campo entro le 12 ore di lavoro massime consentite.

Arrivati al campo ci si può mettere le scarpette da corsa e farsi una corsetta a 38 gradi attorno al campo alla vista di qualche canguro, senza andare troppo lontano visto che la mensa chiude alle 8pm. In genere alle 9pm massimo si è già a letto.

Se siete dei FIFO (Fly IN Fly OUT) in genere è così per 19/20 giorni consecutivi, dopo 7/8 giorni a casa.

Ancora convinti di andare a lavorare nelle zone minerarie? A me è piaciuto così tanto che ci torno sabato...

 



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